Riguardo l’assicurazione FIAM
Da qualche tempo a questa parte sono aumentati i sinistri che coinvolgono le persone (infortuni alla persona) ed il materiale aeromodellistico (modelli, radio, motori).
Premesso che l’assicurazione FIAM è un bene così prezioso che, dopo tantissimi anni di operatività e vari tentativi di copiatura subito decomposti viene ancora riconosciuto universalmente come essere il top del servizio assicurativo per l’aeromodellismo, richiamiamo l’attenzione di Delegati Regionali, Presidenti, Segretari e Soci su quanto segue onde non andare incontro a brutte sorprese ed incomprensioni.
Occorre innanzitutto vigilare attentamente, per ridurre i rischi connessi alla nostra attività,  affinché siano messe in pratica tutte le cautele del “buon padre di famiglia” che poi non è altro che il semplice buonsenso che dovrebbe far parte di ogni nostra azione quotidiana.
Ma se nonostante tutto dovesse capitare il sinistro, occorre seguire le regole dettate dalla FIAM che è l’unica organizzazione che non vi invia direttamente dall’assicuratore ma che vi indirizza al meglio e spesso tratta per voi i danni intervenuti.
Ciò posto è bene sapere che sono in aumento esponenziale i danni ai modelli a riposo e qui, oltre alla difficoltà di capire se il modello colpito è effettivamente in quella condizione (il danno ai modelli in movimento è sempre escluso) nascono problematiche sul relativo risarcimento.
E’ ovvio che per il proprietario il proprio modello, o la radio o il motore, ha un valore enorme, brutto o bello, grande o piccolo, usato da molto o da poco che sia, ma sta di fatto che il suo valore, assicurativamente parlando, è ben poca cosa rispetto al costo del kit di montaggio e del tempo impiegato per metterlo in volo.
Per maggior comprensione si pensi alle automobili che perdono, non appena uscite dal concessionario, buona parte del loro valore che poi  tende progressivamente a scemare di anno in anno fin quasi ad azzerarsi nel tempo ed, ovviamente, il perito che deve quantificare il danno ne tiene assolutamente conto.
Insomma, il valore del restauro per l’automobile incidentata come per l’aeromodello, non potrà mai superare il valore che in quel momento ha l’auto o il modello tenuto conto, tra l’altro, che ben difficilmente gli accessori vengono considerati nel costo. Quindi non aspettatevi di ricevere dall’assicuratore il versamento della somma che avete speso inizialmente ma solo il costo della riparazione che non può superare il valore del modello o della radio a quel momento.
Discorso diverso è per i danni alle persone. Per valutare un danno fisico permanente, che poi è quello garantito dalla polizza infortuni, occorre che ci sia un reperto medico di uno specialista, documento redatto a spese del richiedente e dopo almeno sei mesi dall’evento, che determina il grado di invalidità permanente che il soggetto presenta dopo l’infortunio. Quindi certificati medici, ticket, tagli, escoriazioni, ferite che poi, fortunatamente, si risolvono con il tempo non rientrano nella casistica risarcitoria della polizza Infortuni.
Dunque per un danno permanente, fatta 100 la percentuale di un individuo completamente sano, la percentuale di invalidità sarà una frazione di 100 calcolata in base alla gravità del danno e quindi della impossibilità di tornare fisicamente come prima. In polizza esiste una tabella delle percentuali che è inderogabile.
Questa percentuale deve essere poi confermato dallo specialista della Compagnia di assicurazione (a sue spese) ed è probabile che, per ovvie ragioni, la stessa sia inferiore a quella stabilita dal medico del danneggiato che ovviamente parteggia per il proprio cliente.  Detta percentuale verrà applicata al massimale assicurato che è attualmente di € 80.000,00 (ottantamila) e quindi se la percentuale è il 10% (percentuale casisticamente molto alta) il danneggiato riceverà € 8.000,00.
Se le due parti non sono d’accordo si ricorre ad una perizia fatta da medici estranei alle due parti (qualche volta nominati dai tribunali) il cui costo, sempre notevole, viene ripartito equamente tra il danneggiato e l’assicuratore e non è detto che il risultato sarà migliore di quello in precedenza stabilito dall’assicuratore tenuto anche conto che nessuna altra spesa, pronto soccorso, medicine, protesi temporanee verrà risarcito.
La polizza infortuni della FIAM non è diversa da qualsiasi altra polizza infortuni operante sul mercato e quindi, anche qui, non c’è alcuna novità positiva o negativa e la FIAM nulla può fare per modificare questa situazione, anche se qualche volta siamo intervenuti con successo.
Non ci si può quindi lamentare con noi se il perito valuta una radio anche recente con pochi euro così come per le valutazioni fatte dai medici che, in qualche caso, non corrispondono alle proprie aspettative.
Comunque, ripetiamo, sarebbe un peccato dover ricevere dalle compagnie di assicurazione l’avviso che le garanzie ed i costi delle polizze FIAM non potranno essere mantenuti come in precedenza anche perché, come constatate ogni giorno, tutto è sempre più difficile e tutto costa più caro e le compagnie assicurative non sono certamente la Caritas, anzi…
Le polizze FIAM sono un bene prezioso e non val quindi la pena di porle a repentaglio per l’abusivismo o l’esosità maldestra di qualche particolare socio che intende, purtroppo, approfittare dell’occasione.

A proposito di FPV
Ripetiamo ancora una volta che questi tipi di modelli, quando vengono pilotati in modo remoto, non sono compresi nella garanzia RCT in quanto la stessa prevede che la garanzia risarcitoria verso terzi scatti solo per gli aeromodelli in quanto tali e cioè pilotati esclusivamente a vista.
Evitiamo quindi alchimie interpretative ed arzigogolamenti e rendiamoci conto che questi FPV sono pericolosi per il loro modo di volare e che alla fin fine chi ci rimetterà sarà solo colui che ha causato il danno in quanto, comunque avvenga, il sinistro causato a terzi dovrà essere risarcito a norma di Codice Civile dal causante.

A proposito di foto e riprese aeree
Anche qui occorre dare nuovamente un avvertimento e cioè che aeromodelli, elimodelli, quadricotteri, esacotteri, ecc. che volando fotografano o riprendono con fotocamere a bordo immagini di terzi e persone per ragioni commerciali non rientrano nelle garanzie di polizza.
A parte la violazione della privacy che in Italia sembra ormai più importante di un delitto verso la persona, la polizza RCT degli aeromodelli copre solo ed esclusivamente il danno che, aeromodelli/elimodelli, ecc. nella loro funzionalità di divertimento e pilotati esclusivamente a vista, causano a terzi e mai in veste commerciale o lucrativa.

Conclusioni.
Ci raccomandiamo pertanto a tutti voi di rispettare e far rispettare, oltre alle normali regole di sicurezza sui campi di volo, anche queste limitazioni che a ben vedere riguardano una minoranza di coloro che operano nel nostro settore, regole che sono importanti per mantenere un rapporto fiduciario, costruttivo e non troppo oneroso con le Compagnie di Assicurazione.
Con i tempi che corrono dove tutti tendono a ridurre le spese ed a mantenere margini di ricavo rispettabili, è ovvio che anche le Compagnie Assicurative non accettano più compromessi ma di questo ahimè ci si accorge solo a sinistro avvenuto con conseguenze in qualche caso pesanti.
In caso di dubbio, come ben sapete, siamo a vostra completa disposizione per tutti i chiarimenti del caso.

Adolfo Peracchi
Presidente FIAM