Regolamento ENAC

La FIAM informa che ieri 16 dicembre 2013, ENAC ha diramato il nuovo regolamento “Mezzi aerei a Pilotaggio Remoto” che entrerà in vigore a metà febbraio 2014.
Per valutare le implicazioni a ciò connesse si informano gli interessati che il Consiglio Federale della FIAM ha programmato una riunione per venerdì 20 dicembre 2013 dopo di che verranno diramate informazioni più dettagliate.
Vogliamo comunque anticipare che, ad una prima lettura, questo nuovo regolamento appare assai migliorativo rispetto a quello abbozzato nel dicembre dell’anno scorso e che, anche se all’estero non esiste qualcosa di analogo, le implicazioni, per la maggior parte degli aeromodellisti italiani, non sono così traumatiche come illazioni incontrollate facevano invece temere.

Il Presidente della FIAM
Adolfo Peracchi

Regolamento ENAC Mezzi aerei a controllo remoto

Il 20 dicembre 2013 si è riunito a Milano il Consiglio Federale della FIAM per analizzare nel dettaglio il Regolamento in oggetto emesso il 17 dicembre u.s. ed ha tratto le seguenti conclusioni:

Premessa
La FIAM, da sempre indirizzata verso la sicurezza, attraverso una commissione dedicata (referendum tra gli aeromodellisti, un work shop e tre riunioni presso ENAC), ha collaborato fin dall’inizio con ENAC per giungere ad un regolamento che rispettasse le regole dell’aria e che non fosse vessatorio per l’attività aeromodellistica.
ENAC, che nel dicembre 2012 aveva emesso la bozza di detto Regolamento, dopo un primo momento di disponibilità a recepire i suggerimenti della FIAM, ha poi proceduto autonomamente.

Esame del regolamento
Noi riteniamo che il regolamento possa considerarsi non vessatorio per l’aeromodellismo in quanto da fine febbraio (fermi restando i requisiti tecnici dei modelli con peso al di sotto dei 25 kg):

Criticità
a) obbligo del “to be seen” (obbligo di rendere il modello visibile): come può essere l’aeromodello reso visibile da aeromobili? Riteniamo sia impossibile se non con gravi penalizzazioni tecniche e di costi.
b) Ottenimento dell’ATM 03: difficoltà per voli in pendio, per volo di idrovolanti, eccetera e non si conoscono in dettaglio i costi ed i tempi dell’ottenimento.
c) Ottenimento del NOTAM: in molte zone d’Italia non è possibile ottenere questa autorizzazione seppur temporanea e non si conoscono in dettaglio i costi ed i tempi dell’ottenimento.
d) Zone non popolate: termine vago, impreciso e difficilmente valutabile.
e) Rilascio dell’abilitazione al pilotaggio (teoricamente è interessato circa il 20% degli aeromodellisti): le scuole certificate dall’AeCI sono attualmente in numero ridottissimo e distribuite in modo non capillare sul territorio nazionale. Questa carenza non appare compatibile con i tempi stretti previsti per l’entrata in vigore di questo regolamento.
f) Manifestazioni: per le manifestazioni non cambia nulla e quindi valgono le regole finora in essere. Verranno integrate con la regolamentazione ENAC in vigore?
g) Gare ed agonisti: poiché le gare non rientrano nelle “manifestazioni” e la maggior parte di queste prevederà di superare i 150 metri di altezza, per il loro svolgimento occorre richiedere il NOTAM? Chi lo richiederà? Come conseguenza, il Direttore di gara sarà equiparato al Direttore di manifestazioni? Quali nuove responsabilità si addensano sugli organizzatori?
h) Piloti stranieri: il Regolamento si applica anche a loro?

Conclusioni
Questo regolamento permette, rispetto alla precedente versione e una volta chiarite le criticità esposte, ai piloti di aeromodelli di esprimersi con buona libertà, rispettando i parametri di sicurezza già stabiliti dalla FIAM.
È quindi un passo positivo anche nei confronti degli aeromodellisti, riconosciuti nello “status” di pilota, qualifica che finalmente permetterà agli organizzatori e ai gestori dei campi di volo di presentarsi alle Autorità competenti ricevendo adeguato rispetto e considerazione.

Il Consiglio Direttivo della FIAM