Di solito capita agli altri……

Appunto, di solito capita agli altri mentre questa volta è capitato al Delegato Regionale per la Sicilia, Carmine Amore, il quale coglie questa esperienza assai negativa e fortunatamente finita abbastanza bene per ricordare a tutti che se non si usano le accortezze necessarie un evento di questo genere può capitare anche se stessi.
Ecco dunque il suo sentito appello alla ricerca della sicurezza mentre noi ricordiamo ancora una volta che l’aeromodellismo, spesso, fa uso di attrezzi potenzialmente pericolosi, che sul campo di volo bisogna andare solo quando è prevista la presenza di altri colleghi, che in auto o in pista bisogna tenere un kit di primo soccorso, che l’ingresso alla pista di volo sia sempre libero in modo che nulla possa impedire il normale movimento di un auto lettiga o altro simile.
Ovviamente anche usando uno starter di bordo sarà necessario avere alcune semplici accortezze di sicurezza come proteggere la possibilità di un avviamento indesiderato del motore, tenersi, e tenere gli altri, a debita distanza dal disco dell’elica, tenere o far tenere saldamente fermo il modello a terra, ecc…
Insomma, anche nella pratica dell’aeromodellismo, è sempre necessario porre in essere il semplice “buon senso” e naturalmente usare le cautele del “buon padre di famiglia” in maniera tale che i pericoli siano valutabili in anticipo in modo da elaborare le possibili contromisure.

“Caro Adolfo,
Ti scrivo la presente mail perché mi è accaduto una cosa alquanto spiacevole e penso che sia un argomento di interesse generale e che comunque tutti gli aeromodellisti devono tenere sempre in mente.
Mi riferisco ai problemi della sicurezza facendo proprio una frase inglese che recita: SAFETY FIRST.
Giovedì 10 febbraio, sul campo di volo di Siracusa (dove abitualmente volo) ho acceso un motore a scoppio DLE35cc. con una partenza a mano, cosi come faccio da 35 anni e come fanno la stragrande maggioranza degli aeromodellisti di tutto il mondo.
Tenevo fermo il modello con una trave di acciaio davanti alle ruote allo scopo contrastare il pericoloso movimento in avanti del modello.
Ho dato alcuni colpi all’elica (19X8), ho fatto il ”cicchetto” e poi ho fatto partire il motore.
E' accaduto sicuramente che l’attenzione sia venuta meno, volevo a tutti costi farmi un volo con il mio Cap 232.
Avrei dovuto farmi aiutare da qualcuno e non l’ho fatto.
Il modello ha fatto un piccolo balzo in avanti ed io nel tentativo di fermarlo, mi sono avvicinato al piatto dell’elica del motore che girava.
Sono stati pochi momenti, frazione di secondo.
Fatto sta che l’elica mi ha preso il mento, e sfiorato il petto.
Sono caduto in un bagno di sangue e meno male che c'erano delle persone sul campo di volo che hanno chiamato l’autoambulanza.
Il terrore era non solo in me, ma anche negli occhi di quelli che erano sul campo.
Sono uscito dall’ospedale dopo 5 ore, con più di 30 punti nel viso.
Il chirurgo che mi ha ricucito mi ha invitato ad andare subito, proprio di fronte all’ospedale, al santuario della Madonna di Siracusa, per ringraziarla, visto che il medico ha misurato in due centimetri la distanza dalla giugulare, che rappresenta il limite e quindi posso dire di essere vivo per soli due centimetri.
Capirai, che proprio perchè aeromodellista di vecchia data, il primo a darmi del coglione sono stato io stesso.
Ho contravvenuto alle elementari regole di sicurezza e della passione per il nostro hobby ma ciò non basta a giustificare tale evento.
Detto questo e passata la paura iniziale, nonostante i dolori e le cure a cui mi devo sottoporre, sin dai primi momenti all’ospedale, in attesa della TAC che ha scongiurato effetti ancora più gravi per me, mi sono posto l’obbiettivo di fare qualcosa per gli aeromodellisti,
di dare un modesto contributo alla sicurezza sui campi di volo, dove effettivamente non si può rischiare di morire per "aeromodellismo".
Innanzitutto ho pensato, come reazione impulsiva, che non farò mai più volare un aeromodello, poi mi sono detto che sono io che ho sbagliato, ed anche tante altre cose, ma su una cosa sono risoluto: tentare di fare qualcosa per gli altri.
C'è tanta gente, anche qui tra gli aeromodellisti siciliani, che hanno avuto incidenti, chi ha perso una mano, chi un dito, chi una ferita alla gamba, ecc.
Ma non ho sentito nessuna iniziativa posta in essere dagli interessati, forse per paura di ammettere la propria "coglionaggine"!
Ma io credo invece che tutti noi dobbiamo contribuire alla sicurezza, anche condividendo le nostre mancanze o debolezze.
Una delle prime cose che ho pensato è stata: ma perchè mettiamo ancora in moto un motore a scoppio, mettendo la faccia a pochi centimetri dal motore stesso?  Nel 2022 !!!!????
Meglio dell’avviatore, per esempio ci sono in commercio degli starter KIT che mettono in moto un motore pigiando un semplice pulsante sul radiocomando.
Ho pensato che veramente tutti i nostri motori, soprattutto quelli di grossa cilindrata,  dovrebbero essere comprensivi già all’origine di questo  starter kit.
Insieme all'impegno per una rapida guarigione, che sto cercando con tutte le mie forze, voglio fare qualcosa in tal senso....
Magari condividere la mia esperienza nei forum, o nei social media... in quanto credo che oggi questi temi vadano affrontati senza vergogna e senza remore e che tutti ne vengano messi a conoscenza.
Un caro saluto

Carmine Amore
GAMI Augusta 88