DPCM del 26 aprile 2020

      Il Consiglio dei Ministri il 26 aprile scorso ha varato un nuovo DPCM per allentare la morsa del lockdown in tutta Italia ed è quindi venuto facile a tanti chiedersi, e chiederci, se frequentare la pista di volo sarà possibile dal 4 maggio.
      L’Art. 1 lettera g) di tale DPCM recita che:” non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all'aperto; è consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l'attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività” 
     Per potervi dare una risposta il più possibile corretta ho interpellato un amico Giurista, buon aeromodellista nel passato, il quale mi ha confermato che, purtroppo, il DPCM del 26 aprile non libera di fatto l’attività aeromodellistica di volo, almeno per il momento in quanto anche se per noi è un’attività sportiva, nella realtà non lo è!
      E’ invece un’attività ludica e ricreativa, svolta all’aperto e, forse, solo il volo in pendio potrebbe essere considerata  un’attività motoria se ad esempio si deve fare una passeggiata per raggiungere la zona di decollo.
      Nel decreto è specificato anche che è consentito dal 4 maggio l’allenamento per chi fa agonismo purché fatto in maniera individuale per cui sarebbe concesso, anche per noi e solo a chi possiede la Licenza FAI in corso di validità, questa specifica attività per partecipare ai campionati nazionali o internazionali, che però al momento non sono stati approvati ne pubblicati e quindi non esistono.  
      Comunque sia le disposizioni sul nostro settore agonistico devono essere emanate dall’Aero Club d’Italia il quale in questo momento è completamente privo di una dirigenza operativa e, come detto, non ha mai varato per quest’anno i Calendari nazionali ed Internazionali. 
      Ad oggi non è dunque possibile andare al campo di volo per svolgere attività ludica e ricreativa come è l’attività aeromodellistica ma questo non vuol dire che a breve non possa cambiare ancora qualcosa…..
      Occorre perciò rimandare ancora di qualche giorno il nostro sogno di andare in pista, cosa che però potrebbe realizzarsi entro la fine di maggio purché si riesca a dimostrare che siamo capaci di seguire le regole, soprattutto rispettando le norme di sicurezza e di distanziamento per impedire che dopo questa prima apertura il virus ritorni a colpire pesantemente.

      Speriamo quindi che tutti si comportino da persone intelligenti e civili e che non si debba ritornare per qualsiasi ragione ai blocchi di partenza affinché anche la nostra attività venga liberalizzata quanto prima se pur con i relativi distinguo.

29/4/2020
Adolfo Peracchi

Presidente FIAM®

Ulteriori considerazioni sul DPCM del 26 aprile

      A quanto apparso nel precedente comunicato vorrei aggiungere queste ulteriori considerazioni.
      L’art 1 comma 5 del Regolamento APR di ENAC del 1 novembre 2019 dichiara che i mezzi aerei a pilotaggio remoto usati esclusivamente nell’ambito di organizzazioni legalmente riconosciute per scopo ludico e sportivo sono aeromodelli. 
      ENAC ha quindi stabilito, su input EASA, che gli aeromodelli possono essere impiegati, usando una distinzione netta ed incontrovertibile, in due solo maniere: per divertimento o per sport. 
      Senza addentraci in una inutile dietrologia che, in caso di contestazione, solo un giudice potrebbe dirimere, dovrebbe essere evidente che per uso sportivo si considerano quegli aeromodelli che sono fatti volare per partecipare ai Campionati indetti dall’Aero Club d’Italia e, di conseguenza, anche per il relativo allenamento.
       In questo caso gli aeromodelli sono gli attrezzi sportivi (come ad esempio il giavellotto, il peso, ecc.) e chi li pilota sono coloro  che posseggono la Licenza FAI in corso di validità e che si allenano per partecipare alle gare gestite dall'AeCI.
      Ma i Campionati al momento in Italia non esistono perché l’AeCI non ha emanato i calendari 2020 e quindi qualsiasi autorità nazionale non capirebbe per che cosa si sta allenando al campo di volo l’aeromodellista anche se munito di Licenza FAI validata.  
      A tal proposito è bene ricordare che la Licenza FAI può essere rilasciata solo dall’Aero Club d’Italia, ed è posseduta, odiernamente, in Italia da meno di 200 soggetti su un totale di ca. 10.000/12.000 appassionati, anzi forse meno tenuto conto che tantissimi di loro si sono indirizzati da tempo verso i droni.  
      Tutti gli altri aeromodelli non rispondenti alle caratteristiche stabilite dal RSN di AeCI sono dunque in buona sostanza oggetti ludici o giocattoli (una volta si diceva che erano giocattoli scientifici) per cui il loro uso non rientra nelle tolleranze del DPCM del 26 aprile scorso e quindi le piste di volo non possono essere accessibili a partire dal 4 maggio p.v.
      Sostenere poi che l’aeromodellismo è un’attività sportiva perché è incluso nell’elenco prospettato da alcune Società di Promozione Sportiva è oggi inutile e soprattutto fuorviante in quanto, come detto, il Regolamento APR di EASA ha fatto una netta distinzione, valida a livello europeo, ed alla quale per volere di ENAC, volenti o nolenti, gli aeromodellisti italiani si devono adeguare.

Milano, 1/5/2020
Il Presidente della FIAM®
Adolfo Peracchi

DPCM del 26 aprile, le Ordinanze Regionali, quelle dei Sindaci, quelle di ENAC e gli Aeromodellisti

      Leggiamo tutto…… ascoltiamo tutti… cerchiamo di capire e interpretare le regole da seguire per la FASE2….. mah….
      Se da una parte ci sono i DPCM del Governo, le integrazioni, correzioni e modifiche apportate dalle Ordinanze delle Regioni nonché quelle dei singoli Comuni, alle quali si aggiungono le disposizioni emanate da ENAC dall’altra si trovano gli aeromodellisti, ma non solo loro, che non riescono più a vedere cosa fare e cosa non fare per seguire correttamente le norme in questa particolare situazione.
      Poiché per noi c’è di mezzo anche un importante problema assicurativo, la FIAM ha inviato una Pec il 4 Maggio al Ministro dello Sport, Dr. Vincenzo Spadafora, con la richiesta di chiarimenti in merito alla possibilità di riattivare l’attività aeromodellistica seppur con le protezioni del caso (mascherina, guanti, distanza, non assembramento, assenza di pubblico).
      Non appena perverrà riscontro sarà mia cura informarvi e se qualcuno dispera che ciò possa avvenire sappia che ENAC ha risposto recentemente con una cortese lettera ad una richiesta di FIAM® che chiedeva lumi sulla portata dell’art. 1 comma 5 del Regolamento APR la cui applicazione, così ora afferma ENAC, verrà probabilmente posticipata al 1/1/2021.
      Se si lavora con serietà, se si è credibili, se si evitano prese di posizioni deleterie, se non si urla, se si ha un poco di pazienza come da sempre opera la FIAM®, è naturale che anche le nostre autorità si comportino di conseguenza e quindi diviene anche un piacere collaborare per la salute e l’interesse di tutti.

Milano, 4/5/2020
Adolfo Peracchi
Presidente FIAM®

P.S. - L’Aero Club d’Italia il 4 maggio, con la nota esplicativa al DPCM del 26 aprile 2020, ha confermato, come già preannunciato da FIAM® su queste stesse pagine, che:

  1. i titolari di Licenza FAI, nell’ambito delle discipline individuali, possono allenarsi in vista della loro partecipazione alle gare nazionali ed internazionali,
  2. l’AeCI ha incaricato le STS di specialità di redigere un documento atto a fornire il protocollo delle linee guida nell’ambito dell’attività sportiva aeronautica,
  3. ogni sportivo, per recarsi sul campo di volo, dovrà compilare l’apposita certificazione corredata da Licenza FAI.

Al di là del fatto che tutti gli aeroporti e quindi i relativi sodalizi di volo sono chiusi con Notam specifico,  viene  confermato che  solo i possessori di Licenza FAI potranno tornare a far volare i loro aeromodelli fin tanto che dureranno le restrizioni previste dal DPCM del 26 aprile.

In Lombardia l’aeromodellismo torna ad essere praticabile

      Da oggi, 8 maggio 2020 in Lombardia, la regione più colpita dal Covid 19 in Italia, è possibile riprendere a volare con gli aeromodelli.
       Infatti, con l’ordinanza n°541 del 7 maggio 2020, la Regione Lombardia ha liberalizzato anche l’attività aeromodellistica.
       In essa si prevede che “Le attività sportive individuali all’aria aperta possono essere consentite nell’ambito dei rispettivi impianti sportivi, centri e siti sportivi, subordinatamente all’osservanza delle misure di cui ai successivi commi del presente articolo”.
       In base a ciò i gestori, oltre a garantire la corretta e costante sanificazione e igienizzazione degli ambienti al chiuso e dei servizi igienici, devono assicurare il contingentamento degli ingressi, l’organizzazione di percorsi idonei e l’adozione di tutte le misure utili per assicurare il distanziamento sociale e il divieto di assembramento.
       E’ fatto salvo quanto previsto dall’Ordinanza n. 539 del 3 maggio 2020 e in particolare dal punto 1.1 dell’art. 1 sull’utilizzo della mascherina e di altre
protezioni individuali.
       Le disposizioni della ordinanza producono i loro effetti dalla data
del 8 maggio 2020 e sono efficaci fino al 17 maggio 2020 per cui varrebbe la pena di inviare una RR o una PEC al Comune di appartenenza per confermare, in base a tale delibera, l’apertura dell’attività.
       Premesso che la concessione è temporanea per ovvie ragioni, se la Lombardia, la regione più colpita dal Covid 19, apre i cancelli all’attività aeromodellistica, appare plausibile che anche nelle altre Regioni, dove non l’abbiano già fatto, verrà operato nella stessa maniera.
       L’auspicio è che tutti, dirigenti e soci dei Club aeromodellistici italiani, usino, soprattutto in questo caso, i criteri del buon padre di famiglia che alla fin fine non è altro che il vecchio e caro buon senso.
       Ne consegue cnche che le preoccupazioni a suo tempo segnalate sulla efficienza o meno della nostra polizza di Responsabilità Civile vengono di fatto a decadere.

Milano, 8/5/2020
Il Presidente della FIAM®
Adolfo Peracchi

Raccomandazioni per ridurre i rischi di contagio da Covid 19
nella pratica di volo degli aeromodelli

      Fermo restando che solo alcune Regioni hanno liberalizzato la pratica dell’aeromodellismo seppur in base ad alcune rigide disposizioni, la FIAM®, in collaborazione con i Delegati Regionali, fornisce una serie di raccomandazioni, non vincolanti né aventi valore di legge,  ai Dirigenti e Soci dei Club aeromodellistici associati per mantenere e promuovere la sicurezza legata al Covid 19 nell’attività di volo, raccomandazioni che andranno rispettate e fatte rispettare a norma dello Statuto e dei regolamenti interni di ciascun Club e della FIAM®.
      Per tutte le Regioni che non sono allineate alle disposizioni, ad esempio, della Regione Lombardia comunque valide fino al 18 Maggio 2020, valgono le disposizioni del DPCM del 26 Aprile.
      Premesso altresì che nelle varie ordinanze si prevede in particolare che:

  1. sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati;
  2. sono sospese le manifestazioni organizzate, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura con la presenza di pubblico, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato,
  3. è vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati;

la FIAM®, nel raccomandare il totale rispetto dei provvedimenti emessi dalle autorità nazionali, regionali e locali, traccia di seguito le raccomandazioni/linee guida per garantire la sicurezza nell’esercizio della pratica aeromodellistica sulle piste di volo del Club di appartenenza nel massimo rispetto per la salute di chiunque le frequenti ed in modo da garantire il distanziamento sociale e il contenimento del contagio da Covid-19.

Volare in periodo di Covid 19
(ovvero raccomandazioni per gli aeromodellisti che si recano sulla pista di volo del Club)

  1. applicare il distanziamento sociale (detta in questo contesto Distanza), in questo caso di 2 metri, in tutte le aree della pista di volo;
  2. indossare la mascherina di protezione ed i guanti in vinile anche se non previsti dalle disposizioni vigenti;
  3. tracciare le linee di demarcazione di ingresso e di uscita in maniera chiara e distinta e purché si rispetti sempre e comunque la distanza di sicurezza di chi percorre tale linea pari ad almeno mt.2,00,
  4. non permettere l’ingresso in pista ad eventuali accompagnatori e ai non soci;
  5. igienizzare continuamente o chiudere gli eventuali servizi igienici, fissi o mobili, esistenti sulla pista di volo o nelle sue immediate vicinanze;
  6. il pilota deve munirsi di un dispenser personale di liquido disinfettante qualora il Club non abbia la possibilità di prevedere efficacemente e costantemente a tale presidio;
  7. creare sulla pista di volo in prossimità della linea di decollo una serie di box a terra (riquadri) di mt. 2x2, meglio se numerati, ed a distanza l’uno dall’altro di almeno mt. 2 identificati a terra con nastro bianco/rosso che ogni pilota dovrà raggiungere non appena posizionato in pista il modello ed occuparli rigidamente per l’intera durata della sessione di volo;
  8. se il decollo avviene alle spalle del modello, è fatto obbligo al pilota di raggiungere celermente, a decollo avvenuto, la postazione così delineata e così mantenerla occupata;
  9. il modello dovrà essere portato in pista solo ed esclusivamente dal pilota e quindi sono da evitare aiutanti e meccanici anche se per un tempo limitato;
  10. al momento dell’atterraggio il modello potrà essere recuperato in fretta solo da lui e da nessun altro;
  11. evitare di abbandonare incustodite le attrezzature sulla pista di volo che in tal caso dovranno essere raccolte e ricoverate solo dal responsabile di pista;
  12. evitare che altri soci maneggino le attrezzatura proprie, anche se danneggiate, e se del caso disinfettare il tutto prima ed alla fine di ogni sessione di volo
  13. non toccare materiali/arredi presenti sulla pista di volo, come panchine, reti, ed attrezzature e, se necessario, usare sempre guanti di protezione in vinile e disinfettare le mani prima e dopo l’uso;
  14. evitare gli assembramenti all’interno di qualsiasi area del Club o della pista di volo;
  15. se esistono locali coperti di uso comune, quali bar, cucine, ricoveri, servizi igienici anche di tipo volante, ecc. è necessario che gli stessi siano resi inagibili fino a nuove disposizioni delle autorità nazionali e locali;
  16. una volta terminata la sessione di volo abbandonare il più in fretta possibile la pista di volo evitando di sostare in essa.

Raccomandazioni per i Club, i Dirigenti, gli Addetti vari:

  1. le presenti raccomandazioni valgono, almeno per la Regione Lombardia, fino al 18 maggio p.v. e rimangono in vigore fino a disposizioni contrarie delle autorità competenti;
  2. occorre inviare a tutti i soci del Club ed inserirle sul sito del Club le presenti raccomandazioni chiedendone la conferma di ricevimento;
  3. occorre esporre queste raccomandazioni bene in vista sulle eventuali bacheche presenti nella pista di volo anche in più copie:
  4. non consentire a parenti, persone estranee alla vita del Club, se non strettamente indispensabile, l’accesso alla pista di volo;
  5. non effettuare riunioni, pranzi, cene in pista nonché organizzare riunioni, raduni, manifestazioni, gare e quant’altro fino a quando tali attività 
non saranno consentite da espliciti provvedimenti delle autorità locali o nazionali competenti;
  6. non è ammesso l’insegnamento del pilotaggio in quanto tale attività, anche se fatta in doppio comando, potrebbe porre a contratto i due aeromodellisti e quindi annullare la Distanza minima di 2 mt., prevista dalle leggi vigenti;

Raccomandazioni generali

  1. qualsiasi altra disposizione da parte dei Dirigenti del Club che migliori queste raccomandazioni devono essere poste in essere, condivise ed accettate dai Soci;
  2. qualsiasi aeromodellista che presenti un sintomo del COVID-19 non deve recarsi in pista;
  3. tutti gli aeromodellisti che hanno un membro della famiglia con i sintomi del COVID- 19 non devono recarsi in pista;
  4. tutti coloro che sono in auto-isolamento perché venuti a contatto con una persona infetta o vivono in famiglie in auto-isolamento, non devono recarsi in pista;
  5. per accedere alla pista di volo munirsi di autocertificazione, qualora sia in vigore, che attesti l’attività sportiva/ludica che si intende praticare all’aperto in quel giorno ed in quella località ricordando che non è permesso recarsi presso le piste di volo poste in altre Regioni in quanto non è considerata una necessità impellente;
  6. raggiungere la pista di volo con un buon anticipo temporale sul momento di entrare in pista per poter applicare al meglio le presenti raccomandazioni;
  7. eliminare le strette di mano ed altre manifestazioni di saluto di tipo cameratesco od affettuoso;
  8. utilizzare unicamente le proprie attrezzature che vanno opportunamente sanificate prima dell’utilizzo;
  9. eventuali colpi di tosse e/o starnuti devono essere espletati in un fazzoletto di carta o nella piega del gomito;
  10. è consigliata la presenza in pista di un termomisuratore della febbre purché maneggiato secondo le regole vigenti da un unico addetto;
  11. in questa fase così delicata sarebbe opportuno che ogni socio avvisi via WatsApp il Presidente del Club o qualsiasi altro incaricato della volontà di recarsi sulla pista di volo del Club onde sia possibile tracciare le presenze in pista per qualsiasi evenienza e non creare assembramenti che sono proibiti dalle disposizioni vigenti;
  12. per quei campi di volo che hanno tettoie di riparo dalle condizioni climatiche, che possono avere tavoli di lavoro, panche e sedie per sedersi o per altre attività, è necessario, se non chiuse o eliminate, venga garantita sempre e comunque la loro sanificazione e comunque la distanza minima di mt. 2 tra coloro che eventualmente ne usufruiscono;
  13. qualora il socio che si reca sulla pista del Club non si attenga alle disposizioni impartite dalle Autorità Nazionali, dal Club cui è iscritto e dalla Associazione di riferimento, allo stesso possono essere applicate le disposizioni prescritte dallo Statuto del Club e dalla Associazione di appartenenza, salvo che il suo comportamento non preveda iniziative ancora più incisive.

      Per ogni altra disposizione occorre attenersi a quanto viene legiferato in merito dal Consiglio dei Ministri, dalla Regione e dal Comune di appartenenza nonché alle raccomandazioni emesse dal Club e dalla Associazione cui si è iscritti.
      Ricordiamoci sempre che la nostra salute e quella dei nostri cari dipende, oggi più che mai, dal comportamento di ognuno di noi, dal rispetto delle distanze e dalla volontà di seguire le regole e, ovviamente, dall’uso del buon senso.

Milano 11 maggio 2020
Il Presidente della FIAM®
Adolfo Peracchi