FIAM ® ed ACAME, uniti fra di loro per organizzare al meglio un simile evento,  lanciano in Italia il primo Concorso Nazionale per modelli EDF che si terrà ad Anghiari (AR) come da annuncio inserito su queste stesse pagine,  presso le piste in erba del Gruppo Aeromodellistico Alto Tevere - GAAT il 14/15 ottobre 2017.
       In Italia, al momento, non esiste un evento dedicato esclusivamente ai modelli EDF e cioè a quei modelli propulsi da una ventola intubata, elettrica o a scoppio che sia, in quanto, di solito, questi modelli, pur molto numerosi, vengono fatti volare sul proprio campo di volo ed  in qualche caso nei raduni dedicati ai modelli elettrici e quindi quasi sempre in comunità con altri modelli non EDF.
       La tecnologia oggi mette a disposizione di tutti motori molto affidabili, ventole performanti, celle lipo potenti, kit di grande pregio ed affidabilità e ciò permette  di entrare in possesso di jet veramente all’avanguardia sia dal punto di vista tecnologico che estetico che è possibile, anche per via delle diavolerie elettroniche esistenti ormai copiose sul mercato, pilotare con grande sicurezza.
       Queste prerogative, ormai consolidate, fanno si che i Jet elettrici non abbiano più nulla da invidiare sia come prestazioni che come estetica  ai fratelli maggiori propulsi con turbine a cherosene che invece hanno raduni, gare, meeting solo a loro dedicati e quindi ad Anghiari avranno, finalmente, una passerella a loro dedicata ed esclusiva.
       La prima edizione del Concorso Nazionale "TOP GUN ITALIA EDF”, sponsorizzato da ACAME e da FIAM® ed organizzato dal GAAT di Anghiari, per modelli a ventola elettrica o anche a scoppio, si svolgerà sull’ottima pista in erba del Gruppo che è posta anche in una zona della Toscana  molto piacevole sia per gli occhi che per il palato.
       Certo, in Italia ci sono Club e piste altrettanto ben attrezzate, altri Club che hanno maturato una notevole esperienza nell’organizzazione di eventi aeromodellistici importanti e ben frequentati ma siamo sicuri che con il GAAT questa nuova  iniziativa avrà  un largo successo di partecipanti ed è per questo che, fino alla data dell’evento,  ne parleremo ampiamente su queste stesse pagine.
       Prossimamente questo Concorso nazionale  potrà essere spostato in altre regioni e presso altri Club magari e, speriamo, si possa disputare un Concorso su più eventi con una finale in un luogo itinerante.

       Forza dunque, partecipate numerosi al primo Concorso Nazionale "Top Gun Italia EDF”

Invito, programma, norme di partecipazione e scheda iscrizione (pdf)

1. continua

Ma gli EDF sono meglio o peggio dei Jet a Turbina?

       Bob Violett, un guru internazionale sia per gli EDF che per le Turbine a cherosene, risponde ad alcune semplici domande su questo argomento :

D. Come funziona un modello EDF e cioè a ventola intubata elettrica?
R. Le batterie ai polimeri di litio (LIPO) forniscono la potenza necessaria per alimentare un motore brushless ad alto numero di giri attraverso un regolatore di velocità elettronico (ESC) pertinente
D: un modello EDF può davvero volare veloce come un jet a turbina?
R: Sì. È stato dimostrato che un EDF "Electra Jet" potrebbe superare i 350 km/h. Lo stesso modello può salire dritto fino ai limiti della vista così come fa un modello Jet
D: un jet EDF è più o meno economico di una turbina di dimensioni simili?
R: In realtà, non è molto meno costoso ma è più semplice da possedere e da gestire. Buona parte della sua riuscita dipende dal numero di set di celle elettriche che si possiede. Si consideri che con la tecnologia di oggi e con una gestione curata un set di batterie può durare fino a 200 voli. Per un sistema 10s (10 celle in serie) il costo si attesta attorno ai 3 euro per ogni volo.
È interessante notare che per ottenere la stessa quantità di spinta tra EDF e Turbina il costo della sorgente di energia è simile, sia esso elettrico o a turbina.
D: Un jet EDF è più o meno pericoloso di una turbina?
R: Se parliamo di un possibile incendio, lo spauracchio di tutti i turbinari, anche se il sistema di alimentazione EDF è a rendimento elevato, la possibilità di un incendio è assai ridotta anche se il modello si abbatte a terra per una qualsiasi ragione e quindi un modello EDF può volare praticamente su qualsiasi pista di R/C.
D: Può un modello di jet EDF volare lento?
R: Sì, quasi tutti i Jet EDF hanno ormai profili ottimizzati che permettono un volo stabile, sicuro e lento, che permette un avvicinamento ed un atterraggio a velocità moderata. Su alcuni modelli la resistenza ad entrare in stallo è rafforzata dal posizionamento strategico di alcune alette antistallo.
D: Con quale modello jet EDF si può iniziare?
R: Supponendo che si sia imparato a volare RC con modelli che raggiungono la velocità di ca. 150 km/h ed anche caricati, il consiglio è quello di iniziare con un modello che abbia una generosa superficie alare e con carico alare non eccessivo. Una ventola del diametro da 70 mm. o meglio 90 mm. sarebbe l’ideale
D: Mi piacciono i modelli in scala e quindi posso iniziare con uno di questi?
R: Se sapete costruire con precisione e con leggerezza ed avete già una qualche  esperienza di volo con modelli di questo genere, vi renderete conto che un modello EDF, rispetto ad  un modello a  turbina in scala, di solito è meno complicato da gestire nel suo insieme, soprattutto per quanto riguarda la manutenzione e l’atterraggio che dipendono molto anche dalla lunghezza della pista.
D: Si può rendere EDF un modello di jet a turbina?
R: Dipende. Un EDF deve avere un sistema di aspirazione e dello scarico adeguatamente dimensionato e quindi ben progettato perché anche la metà della spinta può andare sprecata. Fermo restando il tipo di ventola elettrica impiegata, la corretta progettazione di ingresso dell’aria e di uscita è alla base per un volo interessante e sicuro.
D: Come funziona un modello jet EDF su di una pista in erba?
R: Assolutamente bene, purchè la pista non sia un pascolo per le mucche!  Una lunghezza di ca. mt. 80/100 sarà più che sufficiente per modelli con ventola fino a 90 cm di diametro mentre con ventole aventi diametro superiore la lunghezza della pista potrebbe essere anche superiore. Tutto però dipende dal carico alare e dalla spinta che la ventola può produrre.
D: Che  livelli di rumore può raggiungere un jet EDF?
R: Un EDF produce, soprattutto con le ventole moderne a più pale ed in metallo, un suono molto piacevole e gradevole che ormai si avvicina a grandi passi a quello generato delle turbine a cherosene.
D: Quanta manutenzione è necessaria per un jet EDF?
R: Praticamente nessuna, se il ricevitore RX e le batterie vengono mantenute in buone condizioni così come le pale della ventola che non devono essere danneggiate. In questo caso vi accorgerete che il vostro jet elettrico potrebbe essere il modello motorizzato con la minor richiesta di manutenzione rispetto ad un analogo propulso a cherosene. Attenzione a controllare bene ed ogni volta che i servocomandi siano ben installati, che le batterie non fluttino all’interno della fusoliera, che l’ala sia ben collegata alla fusoliera perché un modello EDF come uno a turbina, ha delle sollecitazioni importanti.
D: Le batterie vanno cambiate molto nel tempo?
R: Ormai le celle LiPo da 40/50/70 C di scarica offrono eccellenti prestazioni di durata e di tempi di volo. In alcune manifestazioni per jet EDF è stato dimostrato che un modello EDF può competere con le prestazioni di molti aerei a turbina anche nella durata di volo.
D: C'è una curva di apprendimento per volare con i jet EDF e da dove si comincia?
R: Come è risaputo, ogni nuova tecnologia ha una curva di apprendimento specifica. Con gli EDF occorre avere molte informazioni sulle batterie relativamente alla loro buona ricarica che ovviamente può avvenire se il caricabatterie è specifico per le Lipo.

2. continua

A proposito del Concorso di Anghiari organizzato dal GAAT

       L’associazione Sportiva Dilettantistica GAAT di San Sepolcro (AR) grazie al supporto tecnico dell’Aero Club Aeromodellistico Milano Est - ACAME ed alla sponsorizzazione della FIAM® si sta impegnando al massimo per approntare la miglior organizzazione possibile dell’evento ed annuncia che il campo di volo sarà agibile anche nei giorni immediatamente precedenti l’evento (14/15 ottobre 2017).
       Il GAAT conferma, tramite il suo Presidente Luciano Zanchi, che ad Anghiari, la cittadina medioevale famosa per l’omonima battaglia del 1440 fra le truppe milanesi e quelle toscane finita a favore di quelle toscane ma con un solo morto per una caduta da cavallo, posta a poca distanza dalla pista di volo e che vale sicuramente un viaggio per visitarla, esiste la possibilità di posteggiare i camper e che fra non molto comunicherà l’elenco degli Hotel convenzionati.

       Il GAAT conferma altresì che verrà allestita una specifica area per il mercatino dell’usato per il quale occorrerà effettuare la relativa prenotazione tramite  il modulo scaricabile dal sito del GAAT, dell’ACAME e della FIAM®, sezione “Concorso EDF”.
Il GAAT conferma inoltre che la sera del sabato verrà organizzata una speciale cena conviviale in un ristorante tipico del luogo il cui costo è compreso in quello dell’iscrizione purché si sia provveduto alla relativa prenotazione con l’avvertenza che coloro che non saranno interessati all’evento serale di sabato  14 ottobre dovranno corrispondere l’importo della sola iscrizione al Concorso e cioè € 20,00 (venti) con diritto ad un cestino ristoro per la giornata prescelta.
       Una interessante novità tecnica e del tutto gratuita messa a punto dal GAAT con il supporto della FIAM® consiste nel fatto che in loco verrà allestita una apposita zona di prova trazione ventole elettriche tramite apposito banco dinamometrico, vedi foto, prodotto in Corea e dalla misurazione molto accurata.


       Coloro che sono interessati a conoscere quanti N statici la propria ventola riesce a sprigionare dovranno prenotarsi direttamente sul campo di volo nei giorni di sabato e di domenica portando con sé le batterie interessate e la propria ventola, ovviamente separata dal modello.

3. continua

Gli EDF (Electric Ducted Fan) visti dall’estero
(prima parte)

Sulle riviste estere si trova sempre qualcosa che non è una pura e semplice recensione di un modello o di un accessorio aeromodellistico ma, come fa spesso la rivista francese “Modele Magazine RCM”, si trovano articoli che cercano di impostare un discorso informativo ed istruttivo su certe categorie, soprattutto su quelle nuove.
Infatti sul numero  di giungo del 2015 di questa rivista è apparso un dettagliato ed istruttivo articolo a firma di Pascal Delannoy che cerca di indirizzare verso i modelli EDF coloro che affascinati dai Jet a  turbina hanno difficoltà ad accedervi per diverse ragioni quali la difficoltà intrinseca che una turbina a cherosene presenta, il suo costo, la impossibilità di volare sul campo di alcuni Club cui si è iscritti, ecc.
Di contro i modelli EDF e cioè quelli propulsi da un turbina elettrica, come già scritto da Bob Violett e riportato su queste stesse pagine, non hanno nulla da invidiare ai modelli con turbina a cherosene ma nella maggior parte dei casi  sono più accessibili come prezzi, come tecnica costruttiva, come semplicità operativa e come gestione sul campo di volo.
Ed è per questo che ho tradotto per intero questo articolo francese che ha ispirato il lancio del Primo Concorso EDF GAAT/ACAME/FIAM®  che si svolgerà ad Anghiari nell’ottobre prossimo e, pur non essendo  d’accordo su qualche affermazione e sul fatto che si parla poco di raffreddamento del motore, del regolatore di giri e delle batterie,  mi fa piacere presentarlo ai soci del Gruppo GAAT, FIAM® ed ACAME ma anche agli aeromodellisti italiani affinché possano prendere alcuni spunti per iniziare ma anche per migliorarsi nell’uso di questi particolari e tecnologici aeromodelli.
Buona lettura ed a presto.

I Jets
La ricerca  della velocità non è il solo criterio che può rendere interessante un Jet in quanto è indubbio che la magia delle sue forme che sia o non sia una riproduzione, la inimitabile figura in volo ed il caratteristico suono prodotto dall’alto regime di rotazione della turbina a cherosene fanno di questa categoria un mondo un poco a parte.
Le traiettorie tese, l’assenza dell’elica, l’aerodinamica spinta sono elementi tipici di un jet e procurano delle sensazioni uniche!
Tutti coloro che hanno pilotato un Jet RC performante ve lo diranno e cioè che questi aerei sono fonte di piacere, forieri di adrenalina come nessun altro…

Qualche nozione sulle turbine EDF
Le turbine non sono una propulsione nuova in assoluto in quanto già prima della 2a guerra mondiale realizzazioni di aeromodellisti precursori dei grandi principi di funzionamento e di aerodinamica che oggi noi conosciamo, ci sono stati e come.

E’ evidente che in tempi moderni la tecnologia è in grado di offrire delle possibilità diverse e quasi senza limiti per cui per meglio comprendere le scelte fatte dai fabbricanti è necessario effettuare un piccolo giro di orizzonte sulle tecniche specifiche di questa categoria.
Riassumendo si tratta di gettare le basi senza grandi teorie né formule complesse per accedere al meglio a questa categoria, i Jet  EDF.


La turbina

Un’elica offre una grande superficie di aria compressa contrariamente ad una turbina installata in una fusoliera.
Per fare un esempio la trazione di un elica è proporzionale alla potenza 4 del diametro mentre il regime di rotazione lo è alla potenza 2.
Questo calcolo è meno vero per una turbina in quanto un elica lavora in regime di allungamento finito mentre una turbina EDF lavora in regime di allungamento quasi finito.
Una turbina, che è una elica carenata, è notoriamente più piccola di diametro di un elica per poter essere integrata nella fusoliera e quindi, in confronto ad un elica, la potenza sufficiente non potrà essere ottenuta se non portando ai massimi livelli la geometria e la aerodinamica delle pale così come l’aumentare il regime di rotazione delle stesse.
La trazione statica non è sufficiente a determinare che il rendimento di un elica è migliore di quella di una turbina EDF perché è il prodotto trazione x velocità in volo che la determina (e questa non è di certo migliore con un elica).
La superficie dell’aria compressa di un turbina è per di più ridotta dalla presenza del motore nel carter della turbina stessa e quindi occorre parlare della FSA (Fan Swept Area) e cioè di quanta Area Ventilata Pulita è dotata la turbina


Il diametro
Per poter essere alloggiata nella fusoliera una turbina dovrà presentare una ingombro esterno compatibile con lo spazio disponibile.
Questo diametro varia da mm 30 a mm. 195 e la casa tedesca Schubeler produce in piccola serie una turbina avente addirittura diametro 195 mm.
Ma attenzione perché le migliori prestazioni non si ottengono con il diametro più grande che influisce unicamente sulla potenza statica.
Infatti a x-potenza (watt) consumata, più una turbina è grossa e più essa spinge al suolo, ma più questa aumenta più la velocità in volo cala.
Infine non è la più grande turbina che fa avanzare più veloce il Jet ove è installata e quindi essa non è la più efficiente.
La migliore è quella che spinge più forte in volo.

La FSA
La superficie di aria spostata è in qualche caso indicata dalla casa costruttrice nelle caratteristiche della turbina.
Se non è indicata si può calcolarla  facilmente così:
Fatto π = 3,1416;  R = raggio interno del carter della turbina; r = raggio del cono interno che contiene il motore, per esempio su una turbina di 6,9 cm di diametro con un cono avente cm. 3,2 di diametro, se ne deduce,  fatto R = 3,45 cm. ed r 1,6 cm, che la FSA è:
FSA = 3,1416 x (3,45 x 3,45 – 1,6 x 1,6)
FSA = 3,1416 x (11,90 – 2,56)
FSA = 3,1416 x 9,34
FSA = 29,34 cm2

La girante
Le piccole turbine possono avere una girante con solo tre pale come le grosse possono averne anche 14.
Tuttavia il numero delle pale non è un criterio adatto a identificare né le prestazioni né il rendimento in quanto è solo un modo per i produttori di adattare la potenza al regime del motore (più pale ci sono e più la turbina sovraccarica il motore e quindi spinge forte, ad x diametro ed x  regime di rotazione).
Quindi al momento di scegliere la vostra turbina non focalizzatevi troppo sul numero delle pale…

Equilibratura
A causa della velocità di rotazione elevata il rotore dovrà essere equilibrato con molta cura.
Fortunatamente sul mercato si trovano rotori equilibrati dinamicamente in fabbrica e ciò è l’ideale perché  in caso contrario si dovrà farlo autonomamente ma ciò implica una certa abilità nel farlo.

Il rodaggio
Con questo termine ci riferiamo all’adattamento del rotore al carter della turbina (valido soprattutto per le turbine di bassa gamma).
Il rodaggio eventualmente si effettua con una progressiva messa in rotazione  affinché il rotore si usuri leggermente alla estremità delle pale finché esse non raschino più il carter allorché l’accoppiamento tra queste ed il carter è molto stretto. (n.b.: è molto difficile che si trovino sul mercato delle turbine odierne così … malmesse in quanto in fabbrica provvedono ad equilibrare il rotore ed il fissaggio del motore al carter ed al rotore è molto preciso. D’altronde meno luce passa tra le pale ed il carter e più importante sarà la pressione di uscita dell’aria dal retro del carter ma piuttosto questo rodaggio migliora la vita dei cuscinetti se non anche l’intero motore).

La potenza statica e quella dinamica
La potenza statica corrisponde a quella potenza ottenuta mentre l’aereo è fermo ed il motore gira a pieno regime.
La potenza dinamica invece aggiunge  il fattore velocità di avanzamento del modello. Più il modello accelera più la potenza dinamica diminuisce: il passo delle pale deve dunque essere quello giusto per generare quella velocità della vena d’aria adatta al modello.
Come per un modello ad elica tradizionale un passo modesto genera una forte potenza statica ed al contrario un passo elevato offre una bassa potenza statica ma una potenza dinamica importante.
Tuttavia i fabbricanti di turbine EDF non indicano mai il passo delle pale della loro turbina ed è quindi difficile fare una scelta corretta.
Il rapporto potenza statica/peso dell’aereo su una riproduzione di un jet commerciale potrebbe essere di 0,3, mentre per un modello di divertimento o semiriproduzione di un jet degli anni 50-60 potrà essere 0,5. Di contro per volare in potenza un valore superiore a 0,7 è necessario.

Il regime massimo di rotazione
Come avviene per il regime massimo di un motore di automodello, una turbina è progettata per sopportare un numero di giri notevole ma attenzione a non scegliere un motore troppo potente che porterebbe la girante ad un regime superiore a quella ammessa in relazione alla sua resistenza meccanica.
Il rischio di distruzione della turbina con la conseguenza di rischi per la persona, non può essere sottovalutata e quindi occorre prestare molta attenzione…

Ottimizzazione dell’entrata dell’aria
Un anello, chiamato in gergo labbro, che qualche volta è dato come opzione, installato all’entrata della turbina può far guadagnare da 5 al 15% della potenza.
Ad esempio per la sua piccola turbina di mm 56 Great Planes consiglia un’entrata d’aria pari al 134% della sua FSA e difatti all’occorrenza alcuni modelli sono dotati di una entrata d’aria supplementare  in quanto un’entrata d’aria molto piccola farà perdere sicuramente potenza.
La vena d’aria ideale sarà dunque corta e la più rettilinea possibile e senza intoppi al suo interno quali cavi, gobbe, regolatori, ecc.

Il cono di scarico (tubo di spinta)
La sezione e la lunghezza del cono di scarico dell’aria in uscita (in gergo chiamato tubo di spinta) condizionano le performances.
Ridurre il suo diametro di uscita aumenta la velocità di espulsione e quindi la potenza dinamica mentre la potenza statica è assai poco influenzata dalla riduzione della sezione di uscita del tubo di spinta.
Ma se questa uscita viene  ridotta troppo si raggiunge quel fenomeno che va sotto il nome di cavitazione delle pale (stallo della turbina).
La superficie del cono d’uscita del tubo di spinta pari a ca il 90% della FSA da dei buoni risultati in volo.

La potenza vettoriale
Si tratta di indirizzare l’uscita dell’ugello d’uscita per dirigere il flusso della vena d’aria in una certa maniera.
In commercio si trovano dei vettoriali che orientano nel piano orizzontale l’uscita di questa vena d’aria ma anche delle versioni più sofisticate che orientano su vari assi questa uscita tramite l’uso del servo di profondità e della deriva che sono collegati al sistema mobile di uscita del tubo di spinta.
Questa conformazione permette di realizzare delle figure acrobatiche assai impressionanti e quindi se si vuole provare questo brivido potete cliccare www.turbines-rc.com e troverete accessori di questo genere anche per una trentina di euro.

Simulazione
E’ perfettamente possibile di calcolare in maniera assai vicina alla realtà le performances della vostra turbina e di quanto qui indicato utilizzando il simulatore Ecalc disponibile su Internet cliccando www.ecalc.ch.

Sonorità
Senza poter raggiungere il grado di realismo di un reattore, una turbina elettrica in alluminio si avvicina a questo purché il suo regime di rotazione sia molto elevato.
Le turbine in plastica iniettata producono delle sonorità meno interessanti, purtuttavia più il diametro di questa cresce e più ci si avvicinerà alla sonorità della turbina a cherosene.
Tra le due, alluminio e plastica, le turbine in carbonio come le prestigiose Schubeler (esse stanno al modellismo come una Porsche sta all’automobilismo: prezzo, affidabilità, performances) emettono una sonorità più gradevole. La DS94 di 128 mm. di diametro offre ad esempio un suono degno di un reattore.

Scegliere la motorizzazione
La turbina ed il motore sono spesso venduti con il Kit dell’aeromodello ARF e ciò evita di sbagliare.
Nel caso di un kit venduto senza questo accessorio il modellista dovrà seguire i consigli del produttore facendosi aiutare comunque  ugualmente dalla esperienza di altri frequentatori dei forum o attraverso degli articoli pubblicati sulle riviste specializzate.
Un aeromodellista con esperienza sarà in grado di trovare un buon insieme di motore/turbina spesso facendosi aiutare da Ecalc (il simulatore citato in precedenza). 
In generale poiché il modello contenuto nel kit è calibrato su un determinato diametro della turbina si potrà intervenire solo sulla lunghezza del motore e sui suoi kv/v, ma come detto prima senza esagerare
La qualità di quest’ultimo dovrà condizionare la vostra scelta (così come quella del regolatore e della capacità delle lipo ma anche dei suoi C di scarica) tenendo presente che una turbina elettrica gira molto velocemente e quindi dei motori di bassa gamma avranno dei cuscinetti che si usureranno molto in fretta.
Il regolatore di giri sarà sistemato in una zona ben ventilata in quanto il passaggio di corrente molto forte lo farà riscaldare molto (Ad esempio la turbina elettrica di Bob Violett ha un cono posteriore in carbonio molto allungato che partendo da un carter in alluminio alettato che avvolge il motore contiene anche il regolatore facendo si che il complesso ventola/motore/regolatore  sia un vero e proprio monolita. In questo tuttuno sono stati ricavati diversi ingressi d’aria per raffreddare il tutto).

Detto regolatore potrà essere eventualmente surdimensionato ed, ad esempio, per una correte assorbita nominalmente di 40 A si può usare un regolatore da 60° e ciò per essere sicuri che non fonda sotto carico estremo.
Aumentare il voltaggio delle batterie per aumentare la potenza è altrettanto possibile se la bobinatura del motore sopporterà l’aumento di detto voltaggio ma solo se il regime non diventerà troppo elevato ed il regolatore sopporterà tale aumento di potenza.
Quindi è chiaro che occorre prudenza nel sostituire una Lipo 4S con una 5S in quanto il rischio di fondere il tutto non è da sottovalutare…!!!
Un amperometro inserito nel circuito ed un aumento progressivo del regime di rotazione con lettura permanete del valore misurato potrebbe essere quindi indispensabile ma il tutto deve essere  effettuato con cognizione di causa.
(Fine prima parte)

Gli EDF (Electric Ducted Fan) visti dall’estero
(seconda parte)

Pilotaggio di un jet
Il primo consiglio da dare è di non scegliere all’inizio una superba riproduzione, pesante e veloce.
In effetti un jet offre un volo teso, spesso molto rapido mentre  le sue parti mobili non sono “soffiate” dall’elica e si constata durante il decollo (o prima di uno stallo) che le parti mobili necessitano di essere investite da aria veloce (e quindi del tempo) per diventare efficienti.
Questa è la prima trappola da evitare e quindi occorre conservare sempre una buona velocità di volo.
Al decollo occorre lasciare che il modello corra sulla pista finché raggiunga una velocità che permetta di beneficiare di parti mobili ben efficaci.
Il decollo a bassa velocità è da evitare quando le parti mobili non sono ancora efficienti in quanto se un colpo di vento giunge in questo momento critico il crash non è lontano.
In volo, su di un EDF con potenza modesta, ognuno si renderà conto che non conviene stringere troppo le virate perché se diminuisce la velocità la turbina impiega del tempo a rilanciare il modello.
Un volo fluido con delle traiettorie tese senza sussulti è il più efficace e di gran lunga il più gradevole.
I jets con potenza vettoriale possono far a meno di questi consigli ma essi non costituiscono di certo la maggioranza.
Il centraggio non dovrà essere troppo arretrato perché anche qui un volo instabile con le parti mobili non “soffiate” potrà portare rapidamente al crash.
I jets  più usati sono dotati di una turbina il cui diametro è compreso tra i 70 ed i 90 mm. in quanto con queste turbine  ci si può attendere un’alta gamma di prestazioni senza svenarsi con la spesa di denaro.
Per chiarezza, un kit base in espanso EPO rientra nella spesa di ca. € 300 mentre per un modello in composito si può arrivare anche a € 3.000.

La catapulta.
Un jet normale può essere lanciato a mano purché la sua taglia sia piccola e purché abbia la possibilità  di ricevere una buona presa con le mani e quindi con jets leggeri ciò è generalmente possibile ma allorché il carico alare diventa elevato e l’aereo è sprovvisto di carrello si dovrà trovare un’altra soluzione. In questi casi si usa una catapulta.

Si comincia con il tendere un elastico (acquistabile presso i grandi negozi di bricolage) costituito da un tondo di gomma del diametro adatto alla massa del modello ed avente misura da 8 a 10 mm. sia esso un tubo cavo che pieno) ed avente una lunghezza tra gli 8 ed i 10 mt. allungato con un filo di nylon da pesca di buon diametro o da una cordicella avente una lunghezza compresa tra 6 e 7 mt.
Un gancetto, situato nettamente davanti al centro di gravità del modello (spesso in corrispondenza del bordo d’entrata dell’ala) è solidamente fissato alla fusoliera.
Si aggancia così l’aereo all’elastico che verrà poi teso bene mentre il jet è tenuto dal pilota stesso o da un aiutante con il muso leggermente cabrato.
Quando l’elastico è ben teso il jet viene rilasciato dalle mani di chi lo tiene e grazie alla velocità raggiunta immediatamente e con sicurezza l’aereo è in aria in meno di un secondo!! Questo sistema è semplice, efficace, spettacolare e poco costoso.
La catapulta è la soluzione più semplice se il terreno a disposizione ha un manto erboso ben tenuto mentre per volare su un terreno con l’erba alta occorrerebbe costruire una rampa di lancio a base di tubi in PVC (vanno bene quelli per elettricisti) (cliccate su “bungee launch system” in un motore di ricerca per trovare degli esempi).
Il modello scivola  su questa rampa avente circa 3 metri di lunghezza e s’invola da solo, meglio se si è dotati di un pedale che libera il cavo grazie al piede del pilota.
Se il vostro jet è dotato di un carrello fisso o retrattile potrà decollare in maniera sicura da una pista in asfalto o in erba rasata ed in base alla potenza della motorizzazione la lunghezza per il decollo sarà più o meno lunga.
Attenzione se la pista ha della sabbia o dei sassolini fini perché una turbina aspira assai fortemente alla stregua di un aspiratore di casa se non di officina e quindi non è raro che alcuni detriti passino tra le pale procurando quei danni che si possono  immaginare.
Occorre quindi usare molta prudenza con questo tipo di superficie perché è facile che il rotore si danneggi irreparabilmente.

Telemetria.
Le radio attuali sono per la maggior parte dotate di telemetria che aiutano a controllare la portata della radio, la tensione delle batterie della motorizzazione, ed anche la temperatura del motore tramite una sonda sul suo carter e questo è utile per la sicurezza e l’affidabilità del volo.
Ma poiché i jet volano molto velocemente si sconsiglia di smettere di guardare l’aereo per guardare lo schermo della radio ove sono riportati questi dati ed è quindi da preferirsi quelle radio che tramite una sintesi vocale vi avvisano di questi parametri senza che quindi si perda di vista l’aeromodello.

Il modello per iniziare
Iniziare con un jet non vuol dire che sia un debutto semplice perché è certo che bisogna avere un minimo di esperienza, saper pilotare “3 assi” ed avere esperienza con un modello abbastanza veloce.
Quindi all’inizio occorre scegliere un jet EDF in espanso EPO né troppo piccolo ne troppo grande e quindi  un modello con una turbina da mm. 70 ed un’apertura alare di ca. 1 mt. con un carico alare moderato sarà il modello per eccellenza soprattutto in questa fase.
Un jet “trainer” deve anche essere facile da gestire e quindi si eviti di scegliere un modello che necessita di togliere l’ala per cambiare le batterie e quindi per inserire le stesse preferite degli accessi facilitati da  aperture apposite o attraverso la cabina.
La motorizzazione di partenza dovrà avere come base 3 o 4 Lipo per rimanere in una fascia economica.
I jet di semplice divertimento sono di solito privi di carrello a meno che questo sia di tipo fisso e quindi potrà essere eventualmente smontabile.
In questo caso il modello potrà essere lanciato a mano o con la catapulta se non si dispone di una pista adatta.
Le prestazioni ne guadagneranno in quanto se il carrello non esiste o è retrattile  si riduce la trazione e la massa in ordine di volo.


Le riproduzioni o le semi-riproduzioni
In questo caso ci si muove nella massima espressione del modellismo e nella magia che la riproduzione di un aereo reale provoca sia a chi pilota sia a chi l’osserva, e quindi spesso si mette da parte la ragione ed in sua vece si fa parlare il cuore e quindi si sceglie quel jet che tanto ci intriga.
La spesa è direttamente proporzionale alla taglia ma in questo caso il prezzo non sale in maniera lineare ma piuttosto esponenziale.
In commercio si trovano degli splendidi modelli in espanso come il Mirage 2000 o il ME 262 così come vengono recensiti in questo stesso numero della rivista.
Questi sono generalmente dei modelli di piccola o media taglia spesso venduti con la motorizzazione ed i servi installati e sono più o meno equipaggiati di un carrello fisso o retrattile, di flaps o altro.
Il prezzo di questi modelli resta ancora abbastanza accessibile ma allorché si sale con la potenza e con la taglia, con una fusoliera in fibra di vetro e con ali in struttura o in espanso ricoperto allora i costi diventano importanti.
Una cellula tutta in compositi è ugualmente normale per quelle riproduzioni di alta gamma ma invecchiano meglio di una in espanso ma i grossi modelli saranno equipaggiati con una o due turbine ed altrettanti motori e regolatori e soprattutto due pacchi di Lipo di alta gamma da 12 o 14 S e con grosse capacità.
Sarebbe possibile usare anche una catapulta potente ma all’atterraggio l’arresto brutale nell’erba magari alta potrebbe danneggiare anche di molto la cellula.
A quel punto si fa in fretta a raggiungere il costo di un modello a turbina ma senza ottenere l’odore del kerosene e quella sonorità magica.
Ciascuno dovrà fare la propria scelta in base alle proprie disponibilità sia di tempo che di denaro che di interesse tenuto conto che con l’elettrico si può ottenere quasi tutto.
Schubeler popone ad esempio una turbina elettrica avente 195 mm. di diametro che spinge 24 kg. ma va detto che per far volare un jet di questa categoria è necessario avere risorse quasi infinite, fruire di una pista in asfalto o di erba ben trattata come quella di un campo da golf (ed avere molto, moltissimo spazio).

Pilotaggio
Questi Jet hanno spesso un carico alare molto elevato rispetto ai Jet per iniziare ed è quindi obbligatorio un livello di pilotaggio un poco più alto.

Budget.
I modelli in espanso si trovano in commercio a partire da ca. € 200 ma si può salire fino a € 600 per un modello di dimensioni importanti e molto equipaggiato.
Per un modello completamente in composito non c’è limite alla spesa o quasi ed un Jet semi riproduzione  altamente prefabbricato avrà un costo spesso compreso tra € 1000 ed € 3000 ma si può salire ancora di più.
Se poi si sceglie un biturbina con due Schubeler da mm. 128 (o  due BWM da mm. 124) di diametro occorrerà spendere oltre ca € 3.000 per la sola motorizzazione ma… senza regolatori e batterie!

Vantaggi ed inconvenienti
I jet riproduzione sono sicuramente quelli che danno il piacere maggiore sia alla vista che agli altri sensi in quanto hanno una siluette  notevole, linee pure, erogazione di una grande potenza, dettagli destinati a riprodurre una soggetto in scala 1:1, ecc. e quindi tutto ci spinge verso questi.
In cima agli inconvenienti, se si mettono da parte i costi che possono essere più contenuti partendo da un progetto personale in struttura, la sua messa in opera è più lunga, l’accesso alle batterie non sarà delle più facili, la pista dovrà essere di buona qualità per evitare di far soffrire il carrello ed il pilotaggio dovrà essere senza errori…
Ma in questa categoria non è più una questione di essere pragmatico o ragionevole, è la passione che parla…!

I Jets veloci
Se la velocità è la vostra massima aspirazione è evidente che  questa è la categoria che si adatterà meglio a voi, sicuramente.
Queste cellule sono per la maggior parte in fibra di vetro e le ali in espanso o in struttura ricoperta.
Nell’alta gamma di questo tipo di jets si possono trovare quelli completamente costruiti in composito che permettono di raggiungere la velocità di ca. km. 300 ma non sarà possibile sbattere gli occhi durante il loro pilotaggio…!
Tuttavia i jets EDF che raggiungono la velocità di circa 200 chilometri l'ora sono i più accessibili sia in termini di spesa che di pilotaggio ed a tal proposito ci si può allenare con un Funjet della Multiplex o simili anche se non sarà un EDF nel vero senso della parola ma un modello perfetto per iniziarsi alla velocità. Questa ala volante vi farà godere della velocità da brivido con un prezzo non troppo elevato.
Per volare veloce occorre ridurre la resistenza e per far ciò si può eliminare il carrello, se esiste una pista in erba, ovviamente, che farà anche ridurre il peso e quindi il carico alare o optare per un carrello retrattile perché è illusorio pensare di volare molto veloce lasciando fuori il carrello…
Occorre essere un pilota con buona esperienza per lanciarsi nella categoria dei jet veloci in quanto nessun errore  nel pilotaggio sarà perdonato ed inoltre è indispensabile avere una vista eccellente oltre ad essere obbligatorio l’uso di una livrea molto ben distinta tra superficie superiore ed inferiore per facilitare la visione in volo.
Potrebbe essere utile anche farsi aiutare da un assistente che monitorizza il volo avvisando, essendo non direttamente coinvolto nel pilotaggio, di eventuali problemi.


I grandi modelli.
Questa categoria è quella che avvicina maggiormente gli EDF ai jet con turbina a cherosene.
In Germania, nazione ove la propulsione elettrica è di alta gamma, questi aeromodelli volano come dei jet con prestazioni quasi uguali a quelli a turbina.
Per avvicinarsi a questi EDF occorre scegliere un jet di dimensioni medio/grande avente quindi almeno mt. 1,5 di apertura alare (meglio ancora se tra i mt.1,8 ed i 2,0), ventole in alluminio o carbonio, Lipo fra le 10 e le 14S e motori brushless di alta gamma (e con regolatori altrettanto …).
Il meeting Jet Power è la miglior vetrina (è una fiera dedicata esclusivamente ai jet che si svolge in Germania nella terza settimana di settembre) ove è possibile ammirare ed acquistare grandi jet elettrici e se si guarda un video di un Futura equipaggiato con una grossa turbina elettrica Schubeler DS94 da 128 millimetri di diametro ci si accorgerà che le sue prestazioni sono molto simili a quelle di un reattore a cherosene.


Pilotaggio.
Il livello di pilotaggio che questa categoria di modelli esige è pari a quella necessaria per pilotare un jet veloce ove il carico alare e la velocità sono imprescindibili.

Costi.
Questi si avvicinano notevolmente a quelli necessari per acquistare un jet a turbina e quindi si possono spendere tra i 3000 ed i 6000 euro non dimenticando anche che occorre un valido e potente  caricabatterie per le Lipo da 10 a 14S di capacità.

Vantaggi ed inconvenienti.
Uno dei grossi vantaggi dell’elettrico è la facilità della sua messa in opera molto semplice in rapporto ad un reattore in quanto è possibile accendere  e si può decollare subito dopo.

4. continua

Manca poco al 1° Trofeo Top Gun EDF

Manca meno di un mese alla disputa del 1° Trofeo Top Gun EDF che si svolgerà ad Anghiari il 14 e 15 ottobre p.v. organizzato dal GAAT di San Sepolcro sotto l’egida dell’Aero Club Aeromodellistico Milano Est – ACAME e con la sponsorizzazione della Fabbrica Italiana Associazioni Modellistiche FIAM®.
Il GAAT fornisce qui di seguito l’elenco degli alberghi e degli agriturismo che potranno ospitare tutti i partecipanti del 1° Trofeo Top Gun EDF in maniera egregia e con costi  molto contenuti.
Anche se la stagione turistica volge ormai al termine Luciano Zanchi, Presidente del Gruppo Aeromodellistico Alto Tevere,  consiglia tutti voi di procedere con la prenotazione  il più in fretta possibile anche perché la recettività alberghiera è abbastanza limitata.
In un prossimo comunicato verrà presentato l’elenco dei premi che si annuncia veramente importante come questo 1° Trofeo Top Gun EDF presuppone.

5. continua






Trofeo TOP GUN EDF
 
Trofeo THE BEST EDF



 
 
 

1° Trofeo “TOP GUN EDF ”

1° Trofeo “THE BEST EDF”
14/15 ottobre 2017
Anghiari (AR)

      Manca ormai pochissimo tempo alla disputa del 1° Trofeo Top Gun EDF che si svolgerà ad Anghiari il 14 e 15 ottobre p.v. organizzato dal GAAT di San Sepolcro sotto l’egida dell’Aero Club Aeromodellistico Milano Est – ACAME e con la sponsorizzazione della Fabbrica Italiana Associazioni Modellistiche FIAM®.
      Mentre in tanti stanno predisponendo il modello EDF da portare in Toscana noi, con la consulenza di validi piloti e giudici, abbiamo predisposto il regolamento per la conquista del 1° Trofeo Top GUN EDF e del 1° Trofeo The Best EDF

      Si avete letto bene, i trofei in palio sono due e cioè il Top Gun EDF verrà assegnato a quel pilota che avrà ottenuto il miglior punteggio nella esecuzione delle figure del regolamento allegato, valutate da opportuni giudici mentre il The Best EDF verrà assegnato tramite una giuria popolare a quel modello che otterrà il maggior gradimento da persone comuni presenti ad Anghiari il 15 ottobre p.v.

 

1° Trofeo “TOP GUN EDF ”

1° Trofeo “THE BEST EDF”
14/15 ottobre 2017
Anghiari (AR)

REGOLAMENTO per la conquista del “1° Trofeo Top Gun EDF”

A) Sono ammessi alla gara aeromodelli RC propulsi a ventola intubata con motore elettrico o a scoppio.
B) Non ci sono limitazioni alle dimensioni, al materiale di costruzione ed ai motori impiegati e sono ammessi sistemi elettronici di guida anche automatici purché il modello sia pilotato esclusivamente a vista. Peso massimo al decollo kg.25.
C) L’aeromodello presentato verrà valutato dal punto di vista dinamico domenica 15 ottobre.
D) Sono previste due prove di volo per ogni aeromodello ma l’organizzazione si riserva di ridurre il numero di lanci laddove le condizioni atmosferiche o il numero degli iscritti fosse tale da non consentire l’effettuazione dei due voli nell’arco della giornata.
E) Ogni pilota dovrà effettuare il programma di volo eseguendo in sequenza  le figure previste e entrerà in pista secondo estrazione a sorte.
F) Ogni pilota ha 5 minuti dall’entrata in pista per l’esecuzione delle figure  di volo previste.
G) Per ogni volo i Giudici indicheranno il punteggio relativo alle figure effettuate in base alla scheda che segue e le loro decisioni sono insindacabili.
H) Ai fini della classifica sarà considerata la somma del punteggio più alto ottenuto in ciascuna delle due prove effettuate.
I) In caso di parità saranno i giudici a decidere la classifica finale.

Elenco prove di volo per la conquista del Trofeo “TOP GUN EDF”

1)   decollo con salita progressiva (max alt. mt. 70) da 0 a 6
2)   virata verso l’esterno a quota costante (max alt. mt. 70) da 0 a 6
3)   mantenimento della quota per un giro (max alt. mt. 70) da 0 a 8
4)   salita in verticale con rimessa orizzontale (max alt. mt. 70) da 0 a 10
5)   2 otto in pianta consecutivi (max alt. mt. 70) da 0 a 10
6)   2 looping consecutivi (max alt. mt 70) da 0 a 10
7)   stallo da 0 a 10
8)   volo rettilineo in asse pista (tra mt. 30 e 70 mt. di altezza) da 0 a 10
9)   avvicinamento in sottovento (max alt. mt. 70) da 0 a 6
10)   atterraggio da 0 a 10

N.B. 1. Il decollo potrà avvenire anche con il pilota posizionato dietro al modello ma in questo caso il punteggio ottenuto verrà dimezzato.
N.B. 2. Il decollo potrà avvenire anche con lancio a mano ma in questo caso nessun punteggio verrà attribuito sia per il decollo che per l’atterraggio.
N.B. 3. Per “max alt.” si intende la massima altezza dal suolo alla quale dovrà mantenersi l’EDF mentre effettua la manovra.
N.B. 4. L’altezza minima delle manovre non potrà essere inferiore a mt. 30.
N.B. 5. Tutte le manovre, al loro temine, dovranno “sfogare “ verso l’esterno e mai verso il pubblico, pena l’annullamento della prova.
N.B. 6. Dopo ogni figura il modello potrà effettuare un giro di assestamento.
N.B. 7. Il pilota dovrà farsi accompagnare in pista da un aiutante il quale dovrà preannunciare ai giudici le figure che effettuerà.
N.B. 8. Il “tutor”, e cioè un commissario fornito dall’organizzazione, ha il compito di sorvegliare il volo dell’EDF in pista e le sue decisioni sono insindacabili.  

REGOLAMENTO per la conquista del  Trofeo “The Best EDF”

A) Sono ammessi alla gara aeromodelli RC propulsi a ventola intubata con motore elettrico o a scoppio.
B) Non ci sono limitazioni alle dimensioni, al materiale di costruzione ed ai motori impiegati e sono ammessi sistemi elettronici di guida anche automatici purché il modello sia pilotato esclusivamente a vista.
C) L’aeromodello presentato verrà valutato dal punto di vista estetico dal pubblico presente ad Anghiari  la domenica 15 ottobre.
E) In caso di parità sarà il Direttore della manifestazione a decidere la classifica finale.


1° Trofeo “TOP GUN EDF ”

Scheda Giudici per valutazione figure

    Figura Score Punteggio
1)   decollo con salita progressiva da 0 a 6
...............
2)   virata verso l’esterno a quota costante da 0 a 6
...............
3)   mantenimento della quota per un giro da 0 a 8
...............
4)   salita in verticale con rimessa orizzontale da 0 a 10
...............
5)   2 otto in pianta consecutivi da 0 a 10
...............
6)   2 looping consecutivi da 0 a 10
...............
7)   stallo da 0 a 10
...............
8)   volo rettilineo in asse pista da 0 a 10
...............
9)   avvicinamento in sottovento da 0 a 6
...............
10)   atterraggio da 0 a 10
...............
Totale
 
...............

N.B. 1: Se l’altezza di esecuzione della figura supera i mt.70 (tranne
che nello stallo) il punteggio sarà nullo.

N.B. 2: Se il decollo viene effettuato con lancio a mano il decollo e
l’atterraggio avranno punteggio 0

N.B. 3: Se il decollo avviene con il pilota dietro il modello il
punteggio sarà dimezzato

 

Il Giudice sig. ……………………………………………………………


 
   

1° Trofeo “THE BEST EDF”
14/15 ottobre 2017
Anghiari (AR)

Vota l’aeromodello preferito

Modello n° …………

Miglior aeromodello JET EDF


Main Sponsor


Scheda da stampare e sulla quale dovrà essere scritto il numero di pettorale assegnato dagli organizzatori (se si hanno due modelli occorrono due schede) ed esposta davanti al modello EDF

 
   

1° Trofeo “THE BEST EDF”
14/15 ottobre 2017
Anghiari (AR)

Modello n° ...........

 


Main Sponsor

6. continua

Siete pronti?

Fra meno di 15 giorni ad Anghiari

Dopo l’informazione data sul regolamento, semplice ed accessibile a tutti, ecco l’ultima e non meno importante e cioè l’elenco dei premi in palio ad Anghiari il 14 e 15 ottobre ed alcune informazioni.

 


Premi tecnici

- Trofeo Top Gun EDF

- Trofeo The Best EDF

- Alla miglior riproduzione di aereo civile

- Alla miglior riproduzione di aereo  militare

- Al pilota giunto da più lontano

- Al pilota più giovane

- Al pilota più anziano

- Al miglior modello bimotore

- Al miglior modello con motore a scoppio 

- Al miglior modello auto costruito

- Al modello più strano

- Al pilota del miglior volo in coppia

- Al pilota del miglior volo in coppia

Premi vari assegnati per sorteggio tra gli iscritti:

1° PC-21 UAE Air Force
Collectors Limited Edition 227/230
Pilatus

2° Kit ME 262 RC

3° Ventola mm. 90

4° Ventola mm. 80

5°/6°/7° Libro FIAM 100 anni

8°/9°/10°/11° Libro FIAM VVC

12°/13°/14°/15°/16° Tazza FIAM

Ed ora alcune precisazioni:

  1. è ammesso il volo per procura e cioè il modello può essere pilotato da persona diversa del proprietario/iscritto alla gara ma in questo caso il punteggio ottenuto in volo verrà dimezzato,
  2. il trofeo TOP GUN EDF verrà assegnato per un anno al pilota che avrà ottenuto il miglior punteggio nel programma stabilito e, dopo aver inserito su di esso la targhetta con il proprio nome e cognome e l’anno di conquista dovrà riportarlo in occasione della successiva edizione. Chi lo conquista per tre edizioni anche non consecutive ne diverrà il proprietario definitivo,
  3. il trofeo THE BEST EDF verrà assegnato per un anno al pilota che avrà ottenuto il miglior gradimento dai presenti e, dopo aver inserito su di esso la targhetta con il proprio nome e cognome e l’anno di conquista, dovrà riportarlo in occasione della successiva edizione. Chi lo conquista per tre edizioni anche non consecutive ne diverrà il proprietario definitivo,
  4. ogni iscritto/concorrente dovrà prenotare il proprio volo presso la direzione di gara ed attendere il proprio turno di chiamata,
  5. i piloti che effettueranno il volo in coppia dovranno prenotare il proprio volo presso la direzione di gara e presentarsi simultaneamente in pista in occasione della relativa chiamata,
  6. per distanza si intende quella indicata da “Percorsi chilometrici” sul sito internet dedicato e che va dalla abitazione dell’iscritto/concorrente al luogo della gara
  7. il pranzo (cestino)  della domenica è offerto a tutti i partecipanti dal gruppo organizzatore

7. continua

Top Gun e The Best ad Anghiari
(… e i milanesi cancellano l’onta della sconfitta del 1440..!!!)

La pista di volo del GAAT di Anghiari dista poche centinaia di metri dalla piana in cui si svolse nel 1440 la famosa battaglia di Anghiari combattuta tra i milanesi e la coalizione composta dai soldati di Firenze, Venezia e Stato Pontificio e che vide la vittoria di quest’ultimi.
Fu talmente famosa questa battaglia che Leonardo dipinse con la sua solita maestria uno splendido quadro che però è andato perduto ma grazie ad un copia fatta da Rubens abbiamo potuto conoscere la drammaticità dello scontro.
Mi passerete quindi il paragone invero assai irriverente ma la spedizione ad Anghiari del 14 e 15 ottobre 2017 dei piloti milanesi, 5 in tutto, ha prevalso sull'agguerrita concorrenza messa in campo dai bravissimi aeromodellisti provenienti da Toscana, Emilia, Romagna, Umbria, Marche, Puglia, Bari ed anche di un concorrente giunto da Malta che con la sua presenza ha dato un tocco di internazionalità all’evento.
D’altronde il clan milanese si era interessato ad Anghiari addirittura dal giugno scorso e i modelli erano stati scelti appositamente non appena il programma di volo era stato pubblicato.
Si sono presentati in pista il sabato mattina con il loro gazebo, un tavolino con tutti gli accessori per la ricarica delle batterie, un proprio generatore di corrente ed hanno fatto voli su voli. A completare il quadro c’erano due giovani e ben inquadrati teenagers, ottimi piloti di EDF.
Peccato che l’A10 di Franco Borromeo in atterraggio si fosse danneggiato il sabato sera perché in caso contrario avrebbe potuto contrastare, per il THE BEST, l’altro suo MB339, poi risultato vincitore, anch’esso di pregevole fattura e questo sarebbe stato invero anche troppo!
Comunque sia questa nuova iniziativa della FIAM® per lo sport che è stata presentata agli aeromodellisti italiani, con una serie di ben 7 articoli inseriti progressivamente  su queste stesse pagine a partire dal gennaio scorso e che ha visto la presenza anche, cosa rara, di due teenager molto agguerriti, è sfociata in una bella gara/incontro (prova n°0) con ben 21 concorrenti iscritti, non solo FIAM®, e con l’effettuazione di oltre 40  voli nella sola giornata di domenica mentre il sabato i numerosi presenti hanno potuto testare la pista ed il regolamento, ma anche la locale cucina toscana, che grazie alla famiglia Zanchi, composta da padre, madre e figlio, ha rifocillato tutti alla grande con tanta simpatia.... ed ovviamente con il meglio dei prodotti locali ottimamente cucinati.
Durante i voli del sabato è apparso subito evidente che i modelli più piccoli e quindi con maggior autonomia data dalle celle Lipo imbarcate erano avvantaggiati nell’eseguire il programma, anzi nella durata del programma, ma quando a volare erano gli EDF con ventola da 90 o superiori il consumo di watt la faceva da padrone e quindi è apparso subito evidente che le figure del programma andavano ridotte di numero.
Detto fatto la direzione di gara ha accettato da subito i suggerimenti giunti dal campo per cui la domenica il tempo necessario per portare a termine il nuovo programma in sicurezza non è stato più un grosso problema salvo che per i modelli importanti come il magnifico ed impressionante A10 di  Franco Ferrini di Rimini di circa 24 chili di peso che, munito di due ventole elettriche da 120 mm. di diametro e 14 celle ciascuna si muoveva comunque nell’aria sicuro e maestoso seppur, ovviamente, non effettuando tutte le figure previste.

Un tocco di retrò con nostalgia al seguito ce l’ha regalato il Presidente del Club organizzatore, Luciano Zanchi, che si è presentato in pista ed ha fatto volare molto egregiamente (ha eseguito tutto il programma senza problemi)  un F104 della Master Fly di almeno trenta anni indietro con  motorizzazione a scoppio tramite un OS91 che sembrava un… bambino con il suo … strillo acuto e penetrante.

A mio parere il successo è stato notevole perché tutti hanno effettuato il loro volo ed anche i più riottosi a farsi giudicare dai giudici alla fine lo hanno fatto ricavandone, speriamo, una certa soddisfazione perché un conto è svolazzare in mezzo alla pista facendo quello che il modello vuole ed un altro, anche in punto sicurezza, è eseguire, almeno una volta,  delle figure anche sghembe ma nei tempi e nei modi previsti.
L’organizzazione, gestita alla grande da Luciano Zanchi e composta da diversi soci del GAAT con ildirettore di gara in testa e cioè il segretario Alessandro Pecorelli, si è dimostra all’altezza della situazione se non oltre organizzando anche il ristoro in campo sia sabato che domenica ed il banchetto del sabato sera consumato in un ottimo locale della zona cui hanno partecipato ben 24 aeromodellisti, diversi dei quali accompagnati dalle rispettive consorti.
La pista, ma si sapeva, era veramente grandiosa e rasata quasi a zero dall’onnipresente Zanchi mentre i giudici, Enrico Ornaghi e Claudio Lattanzi, l’uno milanese e l’altro pisano con pieno rispetto dunque della “par condicio”, non solo erano di ottima qualità ma anche abbastanza tolleranti come l’evento pretendeva.
I concorrenti, a tutti i livelli, si sono impegnati al massimo con particolare riferimento ai due giovani milanesi di 13 (Andrea) e 15 (Simone) anni giunti da Milano con i loro genitori per partecipare alla gara e che hanno anche deliziato i presenti effettuando diversi voli in coppia con i loro modelli che erano non solo belli (MB 339), ma anche ben motorizzati e dal volo sicuro.

Alla fine i giudici hanno decretato che il pilota TOP GUN EDF per il 2017 era il milanese Marco Gandini, padre di Andrea, mentre il voto dei partecipanti, cui si è aggiunto qualche curioso, ha decretato che il MB 339 del milanese Franco Borromeo era il vincitore del THE BEST EDF per il 2017, ma la scelta è stata veramente difficile perché tutti i modelli non hanno assolutamente sfigurato, anzi...!

                      Marco Gandini

Franco Borromeo                     

Le numerose coppe previste sono state distribuite come da programma mentre i notevoli premi messi in palio sono stati sorteggiati tra tutti i presenti la domenica al termine dei lanci.
Contemporaneamente alla nostra gara, per non farci mancare nulla, Anghiari era in festa perché ospitava la 6ª edizione dell' "Intrepida" un divertente raduno di centinaia e centinaia di biciclette d'epoca, gli iscritti sono stati più di 800...., inforcate dai rispettivi proprietari, tra l’altro non più molto atletici e neanche in verde età, che acconciati come all'epoca hanno percorso le dolci e meno dolci colline toscane godendo anche loro di questo favoloso fine estate ma anche dello stare insieme e di partecipare, loro come noi, ad un concorso molto tecnico, spettacolare ed accattivante.
Nel mentre vi godete le foto fatte anche da Arturo di Benedetto e Giuseppe Antonelli incominciate a prepararvi per il 2018, anno nel quale ci saranno grosse novità legate a questa nuova ed intrigante categoria.
Adolfo Peracchi

Figure di volo – Anghiari 2017

1.


2.
3.
4.
5.
6.
7.

decollo con salita progressiva con virata verso l’esterno a
quota costante e mantenimento della quota di sicurezza
per un giro
salita in verticale con rimessa orizzontale
1 otto in pianta
1 looping
stallo
volo rettilineo in asse pista
avvicinamento in sottovento ed atterraggio



da 0 a 10 
da 0 a 10
da 0 a 10
da 0 a 10
da 0 a 10
da 0 a 10
da 0 a 10

Guarda le foto (clik per avanzare o usare le freccette sulla tastiera)

8. Continua